Oggi parliamo di due prodotti molto interessanti, il titolo è un pò provocatorio, ma nemmeno troppo perché, come vedremo, entrambi questi dispositivi finiscono per invadere parzialmente l’uno il territorio dell’altro.
Non si tratta ad ogni modo di un confronto rivale, visto che l’ideatore, in entrambi i casi, è sempre la nostra cara e amata Google.
Il Chromecast, al costo di 35,00 euro, è in circolazione da circa un anno e, nonostante ciò, si tratta ancora di un prodotto poco conosciuto perché, a mio avviso, è stato mal pubblicizzato, personalmente lo trovo comodissimo, super economico e semplice da usare! E’ un prodotto che ha un alto potenziale nonostante il banale concetto attorno al quale è costruito. Infatti il Chromecast non fa altro che inviare ad un video oppure ad un televisore parte di ciò che possiamo vedere sui nostri smartphone, tablet e/o browser del computer.
Il Chromebit, al costo di circa 100euro, invece è una novità assoluta la cui uscita è prevista entro i prossimi mesi, si tratta di un “minipc” con sistema operativo ChromeOs e con porta HDMI.
Evidenzierei che si tratta solo parzialmente di una novità perché esistono da anni in commercio dispositivi simili con però sistema operativo ANDROID o Windows.
Su quest’ultimo punto è doveroso fare una piccola riflessione chiedendosi: perché google avrebbe spalleggiato ChromeOS e non ANDROID per questo dispositivo ?
Partiamo da una considerazione molto semplice e fondamentale: ANDROID è un sistema operativo per schermi Touch Screen, mentre ChromeOS nasce per essere gestito con mouse e tastiera, un po’ come succede in casa Apple con i rispettivi IOS e MAC OS, (solo Microsoft ha scelto un sistema operativo unico indipendentemente se installato su Touch oppure no ), quindi essendo Chromebit prevalentemente pensato per essere gestito con sistemi non Touch la scelta di casa Google diventa obbligata: ChromeOS!
Chromebit, in futuro, potrà essere utilizzato in moltissimi contesti, potrebbe anche sostituire molti PC client desktop negli uffici, per quelle postazioni che usano la navigazione e “poco più”. Pensate al risparmio energetico rispetto ad un pc tradizionale ed anche alla semplicità di installazione e di configurazione. Se si considera che sempre piu’ aziende sono Cloud oriented non è difficile immaginare che un PC o un Chromebit siano sempre meno differenti agli occhi dell’utente, anzi direi di piu’: se dovessi immaginare il pc del futuro non saprei immaginarlo diverso da un Chromebit !!!
Nonostante tutti i pregi dell’apparecchio appena descritto vediamo in che modo e per quali usi il ChromeCast può’ risultare più approcciabile. Inizierei con il dire che dobbiamo immaginare Chromecast semplicemente come un estensione dello smartphone, infatti per certi versi, e in maniera se vogliamo semplicistica, potremmo sostenere che smartphone+Chromecast = Chromebit.
In che cosa perde il Chromebit nell’uso casalingo: ha bisogno di periferiche per essere controllato quali tastiera e/o mouse ed è più scomodo, mentre il Chromecast è controllato dall’inseparabile smartphone! Il Chromebit è piu’ macchinoso, mentre il Chromecast è istantaneo e fruibilissimo soprattutto in ambiente domestico.
Un ultima considerazione mi permette di affermare che l’apparecchio da 35 è sulla carta piu’ longevo rispetto al “concorrente”: se ci pensate anno dopo anno i pc e gli smartphone invecchiano per colpa delle loro prestazioni e invecchierà anche il Chromebit essendo legato anch’esso alle prestazioni del processore e dell’hardware in generale. Questo destino crudele non toccherà invece al nostro Chromecast che dovendo svolgere semplicemente il compito di eseguire streaming video ed audio lascia l’onere dell’elaborazione allo smartphone. Credo sia piacevole acquistare un dispositivo ed adoperarlo per parecchi anni vedendolo sempre in forma smagliante e quindi ammortizzarne al meglio l’investimento economico !
In conclusione: il ChromeCast irrinunciabile per tutti a casa, sempre acceso e pronto collegato al televisore, ed un bel ChromeBit per i più smanettoni !!!
Massimiliano Brambilla
Google Top Contributor