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I genitori tante volte sono preoccupati dalla tecnologia usata dai figli e vorrebbero controllarli per evitare visitino siti non adatti a loro. Quando viene condiviso un computer in famiglia è consigliabile utilizzare un “controllo parentale” che, nel caso del browser Chrome di casa Google, si chiama “Utente supervisionato” tramite il quale potrete monitorare l’attività dei vostri figli. Ma come fare?
Ecco alcune semplici istruzioni:
- Innanzitutto bisogna possedere un account Google (Gmail per intenderci) che verrà utilizzato per gestire l’utente supervisionato. Se non lo avete ancora creato cliccate su questo link https://accounts.google.com/signup?hl=it
- Accedete a Chrome con l’indirizzo Gmail appena creato , in questo modo potete anche sincronizzare i preferiti e le password del browser. Per ulteriori informazioni https://support.google.com/chrome/answer/185277?hl=it
- Nelle impostazioni del browser alla sezione “Persone” cliccate sul pulsante “Aggiungi persona”. In questo modo potrete scegliere il nome dell’utente supervisionato e la sua icona associata. IMPORTANTE: selezionare la seconda spunta “Controlla e visualizza i siti web…”
- Cliccate su “Fatto” per restare connessi con l’account principale
- Quando avrete finito di utilizzare il vostro account principale cliccate sul nome in alto a destra e selezionate “Esci e blocca”. In questo modo l’utente supervisionato non potrà accedere al vostro account
- All’indirizzo https://www.google.com/settings/chrome/manage potrete gestire tutti i dettagli riguardanti l’utente supervisionato: visualizzare la cronologia, attivare il filtro safe search, gestire i siti visualizzabili.
Quando un utente supervisionato cercherà di visitare un sito bloccato visualizzerà una pagina dove potrà fare richiesta all’amministratore di poterla visualizzare e voi potrete decidere se acconsentire o no.
Questa funzionalità può essere utilizzata sia in ambito lavorativo tra i datori di lavoro che vogliono vietare certi siti ai propri dipendenti che casalingo per il controllo dei figli.
In questo modo voi “supervisionatori” sarete più tranquilli e i vostri “supervisionati” non “cadranno” in siti poco affidabili.
Roberto Calegari
Google Chrome Top Contributor