Il nostro mondo è fitto di apparecchi ed accessori tecnologici e personalmente, come capita immagino a molti di voi, provo un gran gusto ed una gran curiosità ogni volta che vedo qualche cosa di nuovo affacciarsi al mercato. Quando ho visto, ormai più di un anno fa, la presentazione del TalkBand B2 della Huawei sono rimasto sorpreso dall’apparizione di un aggeggio che pareva proprio fatto apposta per me e dopo averlo acquistato e provato ho avuto la conferma di quando fosse azzeccato, utile ed addirittura salutare.
Consiglio, perchè molto bello da vedere, il video con cui Huawei, nel suo sito, presenta questo prodotto: http://consumer.huawei.com/it/wearables/talkband-b2/index.htm
Il TalkBand della Huawei è presente sul mercato in tre versioni, (la B1 la B2 e la B3), vi parlero’ essenzialmente del Talk Band B2 perchè è il dispositivo di cui sono in possesso. Ovviamente mi sono letto tutte le recensioni e i dettagli della versione B3, ma ho deciso per il momento di “accontentarmi” di quello che ho perchè le novità apportate dal nuovo modello non sono molte, ad ogni modo troverete qui la pagina ufficiale che ne descrive le caratteristiche tecniche.
Dopo aver, in passato, adoperato e testato alcuni smart swatch il passaggio al TalkBand l’ho visto come il riscatto dell’obiettivo principe della tecnologia che deve essere quello di migliorare il nostro stile di vita, essere utilite nella nostra quotidianità e renderci piu’ efficienti, ma soprattutto non ci dovrebbe ulteriormente stressare, come invece fanno alcuni dispositivi!!!
Il TalkBand, se vogliamo semplificare, è sostanzialmente un comodo auricolare bluethoot da polso, ma svolge anche egregiamente le seguenti spesso utili funzioni:
- orologio pratico ed elegante
- analizzatore del sonno, preciso ed affidabile
- contapassi che ho potuto constatare essere più preciso del mio vecchio, già ottimo, mi-band
- monitor automatico del tempo di corsa nonchè di utilizzo della bicicletta
- resistente a polvere e a spruzzi, ma non all’ immersione in acqua
- è in grado di consigliarci il momento giusto per stretching ogni qualvolta rimaniamo per troppo tempo seduti o fermi
Innanzitutto il TalkBand resta “in vita” praticamente per tutta la settimana lavorativa, e questo lo trovo già moooolto rilassante, mentre probabilmente dovrete premurosamente caricare quasi ogni sera uno smartwatch classico. Il cinturino è agevole da allacciare, offre una piacevole sensazione al tatto ed il TalkBand è talmente leggero che lo si dimentica durante la giornata. Purtroppo il display non è molto luminoso e al sole va oscurato con una mano per poter essere visto correttamente. Le vibrazioni emesse dal cellulare avvengono quando vi è una chiamata entrante, quando ci allontaniamo troppo dal nostro cellulare e se attiviamo la sveglia intelligente. La vibrazione in caso di sveglia avverrà indicativamente all’orario stabilito, in anticipo di qualche minuto se il TalkBand nota dalle vostre attività un sonno leggero, posticipando invece la sveglia nel caso siate in un particolare momento di sonno profondo. Quest’ultima caratteristica è davvero strepitosa per aiutarci ad alzarci la mattina nel modo migliore possibile.
In varie occasioni, ho dovuto costatare che, la vibrazione trasmessa quando si perde il contatto Bluethoot con lo smartphone è veramente utile perchè mi ha permesso, per esempio, di non scordarmi il cellulare in ufficio mentre stavo uscendo per tornare a casa 😉
Insisterei con il precisare che vi troverete bene con il TalkBand soprattutto se state cercando essenzialmente un modo pratico per avere sempre con voi un auricolare bluethooth, mentre un pò meno se siete alla ricerca di un orologio super tecnologico in grado di riprendere molte delle funzionalità già svolte dallo smartphone. Ritengo che Huawei abbia perfettamente colto l’essenza e il concetto di come dovrebbe essere un buon dispositivo indossabile, e questo è molto importante in un periodo, come questo, in cui anche Gooogle spinge moltissimo in questa direzione.
Vorrei affrontare un altro tema, questa volta delicato ed importante, cioè il tema della dannosità delle emissioni del cellulare: se affronto la giornata con al polso il TalkBand i mal di testa, che mi ritrovavo soprattutto in occasione di telefonate lunghe, non esistono più! Senza il TalkBand mi ritroverei il telefono fastidiosamente appoggiato all’orecchio. Telefonare senza avere il cellulare attaccato al cervello è una abitudine a cui TUTTI dovremmo arrivare, in questo senso tutte le soluzioni sono valide ed anche urgenti, c’è chi potrebbe essere più comodo con l’auricolare classico a fili, chi con il vivavoce, oppure chi, come me, preferisce un auricolare bluethooth. Tenete presente che anche gli auricolari con filo emettono dei campi elettromagnetici, ma passano inosservati in confronto alla potenza emissiva e purtroppo dannosa del nostro cellulare, cosi’ come anche il bluethooth ha delle emissioni, ma nettamente diverse rispetto a quelle dello smartphone. Il cellulare deve comunicare a kilometri di distanza con la cella dell’operatore di telefonia e quindi emette radiazioni con una potenza enormemente dannosa, mentre l’influenza del bluethooth è debole e si esaurisce nel giro di 10 m. Con il TalkBand riuscirete ad avere sempre a portata di mano un auricolare, in questo senso mi son permesso di dire, che questo apparecchio è molto salutare! Varie segnalazioni dalla sanità pubblica indicano, gli auricolari anche Bluetooth, adatti a ridurre gli effetti nocivi delle emissioni da smartphone.
Concludo riportando di seguito i link diretti ad alcune offerte Amazon per la versione B2 del TalkBand della Huawei per chi volesse comodamente ordinarne uno.
Trovate su amazon il TalkBand B2 bianco, disponibile anche nella versione oro e nero.
Grazie per l’attenzione e la lettura e buon proseguimento: mi raccomando senza mai tenere il cellulare appoggiato all’orecchio!!!