Accendere la luce ed aprire un cancello sono operazioni che molti reputano confortevoli o addirittura rassicuranti: io per niente! Infatti, uno dei motivi per il quale mi sono avvicinato al mondo della Smart Home è quello di non dover compiere inutili gesti ogni giorno. Fin da prima che arrivassero gli assistenti vocali, sono sempre stato affascinato ed incuriosito dai display touch per il controllo della smart home perché rappresentavano, a quei tempi, l’immagine più evocativa per una casa connessa.
Se vi state chiedendo: ma se posso comandare i miei dispositivi tramite i comandi vocali qual è il senso di avere un dispositivo statico al muro e in casa?
La prima cosa che mi viene in mente, è che mi permette di avere quelle informazioni visive a video di ciò che succede in casa mia anche quando, magari, ho impostato una routine in un determinato momento della giornata o si verificata un evento particolare. Per esempio: far compiere multi automazioni in base alle condizioni meteo o alla presenza in casa di uno o più componenti della famiglia.
Cosa potete vedere in un display touch?
Informazioni generiche come l’orario, la data, il meteo della vostra zona ma soprattutto, informazioni che arrivano dai vostri sensori sparsi per casa. Oltre allo status di questi sensori potrete anche controllare tutti quei device che possono essere controllati tramite un tap.
Bisogna pur sempre iniziare
Una cosa da non sottovalutare quando si pensa di dover implementare al proprio ecosistema un display touch, è la salvaguardia, l’integrità hardware e strutturale dello stesso. Infatti, la prima cosa da fare è configurare sullo stesso una routine che carichi la batteria quando è scarica e spenga di conseguenza, il caricabatterie quando la carica è arrivata al massimo. Quindi capito come salvaguardarlo e sempre più affascinato da questa cosa, mi sono guardato un po’ in giro ed ho cominciato a muovere i primi passi.
Con le conoscenze in linguaggio di programmazione (ma non è cosa fondamentale) nel lontano 2017 ho creato il mio primo display touch (Figura1) utilizzando un tablet Android.
La nuova interfaccia
Ad oggi, per tutti i dispositivi che mi ritrovo in casa, la vecchia interfaccia (Figura 1) non va bene e quindi ho deciso di aggiornarla, a costo zero, implementando nuove funzioni, puntando sulla stabilità e sul funzionamento semplice e intuitivo adatto a tutti i componenti della famiglia. Ecco perché ho strutturato il layout in Action Tiles.
Parto subito col dirti che la mia Smart Home ad oggi, configurata con standard Zigbee e Z-Wave, gestisce videosorveglianza e antifurto, l’eventuale perdita di gas-acqua-fumo, riscaldamento, climatizzatori, luci interne ed esterne, basculante del garage, porta blindata, portone dell’edificio, tapparelle, tende da sole e robot per la pulizia. Quindi con un layout più intuitivo, facile da usare e bello da vedere, nella nuova interfaccia (Figura 2) del mio display touch si possono gestire anche i dispositivi multimediali e l’intrattenimento dell’abitazione (musica multiroom e Tv).
Conclusioni
Oggi più che mai si parla di domotica, casa intelligente e indipendentemente delle marche che uno sceglie, la propria Smart Home deve rispondere ai tuoi comandi in pochi istanti permettendoti di risparmiare tempo, fatica e soprattutto energia.
Ma come scegliere tra le varie proposte? Le differenze sono molte e la decisione dipende solo dalle tue esigenze.
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Ciao Luke,
dici bene “Bisogna pur sempre iniziare”! Nel mio caso (non sono pigra come te😂) vorrei automatizzare almeno le luci di casa. Ho letto tanto in merito, ma mi blocco sempre alla questione “impianto elettrico” per non fare danni. Ci sono tanti tutorial ovviamente, ma ogni casa ha il suo impianto e non trovo mai qualcosa di simile al mio. Per quel che mi riguarda, imparo o capisco vedendo e nessuno (finora) mi ha fatto esclamare “Ecco la soluzione”.
Ciao Jane
Grazie per averci contattato.
Prima di vedere insieme quale possa essere la soluzione migliore nel tuo caso, mi servirebbero alcune informazioni in più:
1. Disposizione dell’appartamento (unico piano a più livelli)
2. Hai già qualche dispositivo domotico in casa? Se si quale e per cosa lo usi
3. Suppongo che come standard tu abbia il Wifi. Dico bene?
4. Perché vuoi domotizzare le luci e a che scopo? (prova anche a descrivermi una ipotetica routine che possa interessare le luci)
5. Quanti dispositivi totali hai collegati al tuo standard
6. Hai intenzione di domotizzare tutte o parte delle luci (es solo qualche stanza) ecc
7. Hai clima domotizzati? Hai caldaia o comunque impianto di riscaldamento già domotizzato?
8. Che importanza dai alla sicurezza della tua abitazione?
9. Quanto vorresti spendere per domotizzare questa sezione di casa (Luci)?
10. Quanto vorresti spendere se avessi intenzione di domotizzare tutto l’appartamento?
11. Il tuo Modem/Router ha possibilità di avere al suo fianco un piccolo HUB (calcola che sono scatolette di max 15×15?
12. Hai cablatura UTP in casa?
Una volta che avrò queste informazioni mi sarà più facile indirizzarti verso la “giusta” direzione.
Attendo
Ciao
Luke
Ciao Luke,
provo a rispondere:
1. Unico piano la parte da domotizzare, ma un piano sotto terra in cui ho il modem
2. Si, una lampadina che accendo e spengo tramite routine Nest o comandi vocali
3. Si, WiFi
4. Spesso le dimentico accese. Vorrei poterle spegnere nel caso le dimentichi accese
5. Al momento, oltre alla lampadina, ho 3 speaker Google
6. Il mio intento sarebbe tutte, ma partirei con quelle che dimentico (in camera mia e terrazza)
7. No
8. Se intendi per le perdite e calcolando che non posso automatizzare porte + finestre (a meno che non acquisti dei KUKA che programmo per aprire gli scuretti), mi avvalgo della buona sorte
9. Non ne ho idea, sicuramente non 1000 €
10. Non è nelle mie intenzioni farlo
11. Si
12. Si
Grazie 😉
Buona giornata,
Jane
[…] per una Smart Home sarebbe quella di abbinare ai già obbligatori Smart Speaker anche i display touch in modo da poter ottenere a video tutte quelle informazioni che riguardano la propria […]