Ho trovato particolarmente utili due nuove funzionalità di ChatGPT che desidero condividere con voi per esplorarne il potenziale.
Queste funzionalità mostrano in particolare come potenzialmente l’attività dei PE Google potrebbe radicalmente cambiare nel prossimo futuro, uso il termine cambiare perchè ovviamente sono ottimista.
La prima funzionalità, davvero innovativa, è “GPT-4o con attività pianificate”. L’ho testata in utilizzo molto specifico che potrebbe farci riflettere.
ChatGPT con attività pianificate
Ma andiamo subito al sodo così potremmo scoprirne il funzionamento e capire cosa intendo. L’idea che mi è venuta, e che ho subito riportato come richiesta a ChatGPT, nel modello con attività pianificate, è stata la seguente:
- “Ogni giorno leggi da questo sito https://support.google.com/s/community/search una domanda che sia senza risposte, cerca questa domanda tra quelle del forum di Gmail in italiano e preparami per cortesia la risposta. Nel rispondere comportati come fossi un Google Product Expert.”
- Dopo questo prompt ChatGPT ha creato un task automatico che da quel momento in poi verrà eseguito.
- Ogni giorno quindi, ricevo ora una mail tipo questa.
- Cliccando sul link “View messagge” posso vedere la conversazione scelta da ChatGPT, e vedo la risposta già pronta, scritta meglio di quanto potrei scrivere personalmente, corretta e potenzialmente risolutrice per l’utente in difficoltà. Non devo far altro che cliccare sul link che mi rimanda alla conversazione e copia incollare la risposta. Seguono screenshot del lavoro svolto dall’AI.
Lo stile usato nelle risposte è ottimo e strutturato con: piccola prefazione contestualizzata, spiegazione dettagliata della soluzione, ed in conclusione i saluti. Che dire un ottimo Product Expert automatizzato.
Cosa cambierà nell’attività del PE
È lecito chiedersi non tanto se cambierà tutto, ma tra quanto tempo questo avverrà? Partendo dalle ovvie considerazioni che potremmo essere sostituiti bla bla bla, farei immediatamente un passo in avanti per capire come un Google Product Expert potrà intraprendere una nuova modalità per dare il suo contributo. Nel progetto vi sono ormai centinaia di PE che assiduamente in tutti i paesi del mondo si impegnano ad aiutare gli utenti. Credo che questo desiderio di aiutare sia la chiave che ci unisce. È la stessa che mi spinge a scrivere questo articolo anziché tenere quello che scopro per me. E questa chiave ci spingerà a trovare sempre nuovi ambiti in cui agire.
Immaginiamo per esempio, e perché no, che Google lanci una cosa simile all’esperimento che ho fatto ma su larga scala, usando Gemini 2.0 ovviamente. In questo caso quello che suggerirei è di sostituire i PE per la prima risposta all’utente e lasciare comunque la supervisione ai PE, per una seconda risposta nel caso l’utente non sia soddisfatto della prima. Una sorta di supporto di secondo livello nel caso il primo automatico fallisca.
Oppure viceversa immagino un altro scenario in cui la disponibilità e l’ingegno dei PE viene adoperato per monitorare l’operato dell’AI, correggerla e addestrarla verticalmente per questo specifico compito.
Faccio queste ipotesi, ma solo per dare degli spunti e costruire un dialogo su una nuova modalità di azione. Mi piacerebbe moltissimo avere il punto di vista di Google su questo tema. Sono sicuro che internamente affrontano questi argomenti quotidianamente e ritengo che, come PE, abbiamo il diritto di essere resi partecipi per tempo su eventuali idee nel proposito.
Chiaramente era già evidente sin dai primi giorni in cui l’AI ha mostrato di padroneggiare la nostra lingua e la nostra logica che molte cose sarebbero cambiate, ma adesso con queste nuove funzionalità a disposizione alcuni ragionamenti si fanno ancora più incalzanti.
Ricordiamoci, come disse ahimè Bill Gates, si tende a sopravvalutare il cambiamento a breve termine e a sottovalutare quello lungo. Intendo dire che qualcuno potrebbe aver pensato che, a più di un anno dall’uscita dell’AI, non è ancora cambiato nulla e quindi forse non siamo di fronte a quella scoperta rivoluzionaria che si sospettava essere. In realtà anche se la nostra vita sta procedendo in maniera simile alla precedente, vi sono tantissime indicazioni relative ai cambiamenti in arrivo, e non mi riferisco solo all’attività del PE.
Codividi schermo
In ogni caso vorrei passare alla seconda novità che volevo condividere, che riguarda la funzionalità “Condividi schermo”.
Con queste funzionalità l’AI inizia a visionare in tempo reale lo schermo dello smartphone assieme a voi, vi ascolta, permettendovi di interagire. Per esempio ho attivato questa funzionalità e poi ho chiesto a ChatGPT di guidarmi nell’app Google Home per attivare l’accesso al mio calendario all’assistente vocale (un piccolo compito che in quel momento non sapevo come svolgere). L’AI vedendo quello che vedevo io mi ha guidato tra i menù fino a soluzione.
Ho trovato questa funzione ancora piuttusto acerba, alcune cose le sbaglia, ma sicuramente sensazionale. Credo che anche questa funzione vada vista in prospettiva, qualsiasi smartphone nel futuro potrebbe avere all’interno un “AI help” automatico che ti guida l’utente alla soluzione.
Concludendo
Concludo con un altra piccola idea che mi è venuta pensando ad una evoluzione dell’attività dei PE. Nel ragionamento sono partito dal presupposto che le attività di scrittura saranno le prime ad essere sostituite, mentre resteranno intoccate le attività che richiedo empatia e presenza fisica. Potremmo pensare quindi di accogliere sul forum anche quegli utenti che vogliono approfondire l’uso di prodotti Google, non solo quelli che cercano di risolvere problemi. Potremmo quindi organizzare a vari livelli incontri web call oppure dal vivo. In questi incontri utenti e PE potrebbero condividere le loro esperienze di utilizzo, portando il gruppo a crescere e a conoscersi. Cioè il Product Espert Google si concentrerà ad aumentare l’adozione piuttosto che alla risoluzione di problemi. So per esperienza quanto tenere corsi su specifici argomenti faccia crescere moltissimo, perché ogni persona che partecipa apporta sempre un suo contributo. Questa idea embrionale è solo un altro cenno di ragionamento, come l’embrione di un progetto su cui ragionare per i dettagli, o da cui prendere spunto per un altro ragionamento.
Se volessi il massimo da un futuribile progetto PE, mi piacerebbe immaginare che si potesse semplicemente partecipare ai Summit in giro per il mondo, conoscere gli altri PE e tornare ogni volta con un gadget tecnologico da mostrare agli amici per diffonderne l’uso.
Se davvero l’AI farà molte cose al posto nostro, almeno pensiamo a tenerci quelle più divertenti.
Massimiliano